Vivere il vino.
L' annata vinicola 2024
L'annata viticola è iniziata con un inverno mite e umido superiore alla media. Le temperature calde di marzo hanno accelerato l'inizio della vegetazione e hanno portato a un germogliamento abbastanza precoce, mentre un aprile un po' fresco ha rallentato nuovamente la vegetazione. Alla fine di aprile si sono verificate alcune notti di gelo, che hanno danneggiato viti nelle zone più sensibili, ma nel complesso si prevedevano poche perdite di raccolta. Il tempo mutevole, con molte piogge in maggio e giugno, ha richiesto tutto ai contadini in vigna, e solo grazie all'instancabile impegno in vigna e a molta cura e lavoro manuale è stato possibile mantenere le uve sane.
Luglio e agosto hanno portato la svolta. Con il sole è arrivato anche il caldo, che ha asciugato lentamente il terreno e ha garantito un rapido avanzamento della maturazione. La raccolta è iniziata con le prime varietà all'inizio di settembre, un po' più tardi rispetto agli anni precedenti. I ripetuti rovesci di pioggia previsti per la fine di settembre e l'inizio di ottobre hanno richiesto una grande flessibilità e pazienza per raccogliere le uve al momento giusto. I volumi della vendemmia sono stati inferiori fino al 20% a causa della minore allegagione causata dalla primavera fresca e piovosa. L'annata 2024 produce vini bianchi e Schiave molto espressivi e con un forte focus varietale, mentre anche il Pinot Nero dà il meglio di sé, molto concentrato ma succoso allo stesso momento. Solo i vini rossi pesanti non riescono a tenere il passo con le ultime annate di punta; qui ci aspettiamo vini un po' più leggeri con sapori di frutta più freschi, più speziati e una bella eleganza. Attendiamo con ansia i primi vini della nuova annata.